L’affermazione secondo la quale i probiotici sono microrganismi vivi che, se somministrati in adeguate quantità, conferiscono benefici all’ospite, forse non descrive a pieno il potenziale di queste sostanze nel nostro organismo.
Comunemente, nella stagione estiva è molto facile imbattersi in fastidiose diarree a causa di temperature elevate, sbalzi termici, intossicazioni alimentari e via dicendo, dove una pronta assunzione di probiotici può portare a un rapido miglioramento clinico.
Ma i probiotici hanno dimostrato di essere efficaci in altre numerose condizioni quali diarrea antibiotico-associata, infezione da H. pylori, malattie infiammatorie intestinali, cancro, malattie autoimmuni e allergiche.
Ed è proprio di asma, malattia allergica che rappresenta un problema sanitario a livello globale che colpisce la qualità della vita in modo importante, che vogliamo parlare.
In questo recente studio randomizzato in doppio cieco sono stati reclutati 40 soggetti asmatici e trattati con un probiotico, 1 capsula al giorno (contenente L. casei, L. acidophilus, L. rhamnosus, L. bulgaricus, B. breve, B. longum, S. thermophilus e FOS) o un placebo (500 mg di amido) per 8 settimane.
Prima e dopo il trattamento sono stati effettuati i test di funzionalità polmonare e il controllo dei livelli di interleuchina 4 e interferone-gamma (importanti mediatori antinfiammatori) e l’espressione del microRNAs (biomarker per l’asma).
I risultati hanno mostrato che la somministrazione del probiotico ha portato alla riduzione delle interleuchine e migliorato il volume di espirazione forzata e la capacità forzata vitale.
Anche se ciò rappresenta un passo importante per raccomandare l’associazione di probiotici con i comuni farmaci per il trattamento dell’asma, saranno necessari altri studi a lungo termine per confermare tali incoraggianti risultati.
Bibliografia